Latte in calo: prezzi in caduta e stalle a rischio

Prezzi in ribasso, export in crescita ma allevatori allo stremo

Settembre 2025 è stato un mese nero per il settore lattiero-caseario. Il latte spot è crollato da quasi 60 a 51,5 euro al quintale, il livello più basso dal 2023. Le industrie minacciano ribassi anche sui contratti, facendo infuriare gli allevatori.

Nemmeno la riduzione dei mangimi riesce a compensare i margini sempre più sottili. In ballo c’è un comparto da oltre 25 miliardi di euro, che alimenta produzioni Dop come Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Export in crescita ma futuro incerto

All’estero i formaggi italiani corrono: nel primo semestre 2025 segnano +5% in volume e +15,7% in valore, superando la Germania. Ma sul mercato interno i consumi calano, il prezzo del Grana Padano cede e il burro in una sola settimana ha perso quasi il 15%.

Le cause sono globali: più produzione in Nuova Zelanda, domanda in calo e instabilità dei mercati agricoli. Intanto molte stalle rischiano la chiusura, con conseguenze economiche, sociali e ambientali. Negli Stati Uniti esiste un programma che tutela i margini degli allevatori. In Italia la domanda resta aperta: quanto dovremo aspettare?